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105 ° Anniversario conquista del Monte Corno di Vallarsa (Trento)
sab 13 mag
|Luogo da definire
Data e Luogo
13 mag 2023, 00:00
Luogo da definire
Memoriale della Ricorrenza
Il Monte Corno Battisti, già Monte Corno di Vallarsa, (1778 m) è una cima del massiccio del Pasubio, nel gruppo delle Prealpi vicentine. Fu teatro di due delle azioni più famose della Prima guerra mondiale che fu qui combattuta: la cattura di Cesare Battisti e Fabio Filzi e la conquista del monte.
Era conosciuto all'epoca come Monte Corno di Vallarsa, e solo dopo le vicende belliche venne ribattezzato in tal modo. In origine sotto il controllo italiano, durante la Strafexpedition del maggio 1916 ritornò in mano austriaca, e vi rimase anche dopo il parziale ritiro dovuto al fallimento dell'offensiva nel giugno successivo. La notte del 10 luglio dello stesso anno, il Regio Esercito tentò un'offensiva per riappropriarsi del torrione che offriva un'ottima posizione sulla zona sommitale del Pasubio.
L'azione prevedeva innanzitutto la salita per un impervio canalone del battaglione alpino Vicenza, quindi sarebbero giunti a sostegno il 69° e 71° battaglioni di fanteria circondando la cima. Il battaglione Vicenza, guidato dal tenente Cesare Battisti con il sottotenente Fabio Filzi adempì il suo compito impadronendosi della cima, ma i due battaglioni di fanteria non riuscirono a raggiungere la quota prestabilita a causa del terreno impervio e intricato.
Dopo una lotta all'ultimo sangue furono catturati Cesare Battisti e Fabio Filzi, l'uno originario di Trento e l'altro di Pisino d'Istria (ma residente a Rovereto), quindi all'epoca austriaci di nascita. I due vennero processati e giustiziati come traditori due giorni dopo nel castello del Buonconsiglio a Trento.
Il monte fu conquistato dall'esercito italiano fra il 10 e il 13 maggio 1918. Dal momento che la posizione e la natura del terreno non permetteva un attacco diretto, si iniziò, all'inizio del 1918, a scavare un sistema di gallerie sotterranee per far saltare le posizioni nemiche sull'esperienza acquisita sullo stesso Pasubio sui Denti nell'inverno 1917-1918.
Entrambi gli eserciti scavarono infatti un labirinto di gallerie con vari sbocchi e camere, usate anche come ricoveri, postazioni. Sulla base delle informazioni di un disertore austriaco, si iniziò l'assalto nella notte fra il 9 e il 10 maggio.
La situazione diventò paradossale quando gli italiani, respinti nell'attacco alla sommità, riuscirono a rifugiarsi nelle gallerie nemiche. L'appostamento in quella situazione molto particolare, con italiani all'interno della cima e austriaci sopra, terminò dopo un'ardita azione da parte italiana.
Il Tenente Carlo Sabatini al comando di un piccolo gruppo di quattro arditi risalì dalle posizioni conquistate fino alla cima riconquistando definitivamente il Monte Corno Battisti il 13 maggio del 1918. I cinque scalarono in pieno giorno la parete del monte Corno, caratterizzata da rocce friabili, in assoluto silenzio, per non essere identificati dalle vedette austriache appostate in vetta. L'azione si concluse con la morte di 20 militari austriaci e di due italiani.
L'impresa del Monte Corno valse al Tenente Carlo Sabatini la medaglia d'oro al valor militare.
Fonte: https://www.esercito.difesa.it/storia/pagine/monte-corno.aspx